Recensione | I Pitik e la pietra luminosa, di Susanne Schmidt

“Gli uomini non ci hanno più voluti fra loro. E nemmeno noi vogliamo vivere con loro, da quando hanno smesso di credere ai nostri poteri magici”.

| IL FAMOSO BLOCCO DEL LETTORE.

Dopo più di un mese eccomi con una nuova recensione!

Chi di voi è mai incappato nel famigerato blocco del lettore? Purtroppo ha colpito anche me. Che brutto voler leggere qualcosa e non riuscire a farlo! Per contrastare questo problema ho messo da parte tutte le letture e mi sono dedicato ad altre attività.

Poi, un giorno, senza alcuna costrizione, ho preso in mano un nuovo libro e mi è tornata la passione! Di certo ha contribuito il genere e la storia piena di avventura; sta di fatto che finalmente sono tornato sul mio blog, più carico di prima.

Il libro che ho letto si intitola I Pitik e la pietra luminosa di Susanne Schmidt, primo volume di una trilogia edita da Emons!Raga, indirizzata a un pubblico giovane (quindi perfetta per me che son giovane dentro).

Prima di parlarvi in dettaglio di tutte le cose belle che ho trovato all’interno del libro vi invito come sempre a leggere la quarta di copertina:

L’inizio delle fantastiche avventure del principe Alvin e di Merlina. In un remoto villaggio nei Monti Carpazi, vive in armonia con la natura il popolo dei Pitik. Il principe Alvin, alto poco meno di cinque pigne, ha saltato un’altra volta la scuola e sta sognando a occhi aperti in riva al lago Paralù, quando sente strani suoni provenire da una misteriosa pietra grigia. La notizia di questo ritrovamento mette in subbuglio tutta la comunità. Alcuni temono sia un brutto presagio. Alvin è nei guai e, come se non bastasse, rischia di non essere ammesso alla scuola di magia. Non gli resta che partire insieme a Merlina, la sua amica coraggiosa, per un viaggio pieno di avventure alla scoperta del segreto della pietra. Primo volume della trilogia dei Pitik. Età di lettura: da 10 anni.

A me piacciono tantissimo le saghe perché mi permettono di legare con i vari personaggi e di vivere insieme a loro tante avventure. I Pitik sono stati per me una piacevole scoperta per svariati motivi.

| CHI SONO I PITIK?

Queste strane creature, non più alte di cinque pigne, sono delle creature magiche che vivono nei Monti Carpazi, lontani dagli umani. Cinquecento solstizi or sono gli uomini cessarono di credere nei poteri magici dei Pitik e iniziarono a imprigionarli; per questo, la convivenza pacifica tra i due popoli andò in frantumi.

I Pitik sono governati dal Grande Genio e dal consiglio degli Anziani. I più piccoli frequentano una scuola di magia dove imparano a usare i loro poteri, basati sulla concentrazione mentale, l’immaginazione e su formule magiche.

Tra gli alunni, il principe Alvin, figlio del Grande Genio, è quello che emerge come il più discolo. Avete mai sentito dire “è intelligente ma non si applica”? Ecco, a Alvin questa frase calza a pennello. Il piccolo Pitik, infatti, preferisce passare le sue giornate seduto sui rami a penzoloni a osservare il lago della montagna, piuttosto che esercitarsi sull’uso della magia insieme ai suoi compagni di classe.

La sua vita cambierà drasticamente quando troverà un oggetto molto strano che desterà in lui molta curiosità. Con l’aiuto di Merlina, la sua amica del cuore, bravissima ad arrampicarsi sugli alberi, Alvin imparerà a credere di più in sé stesso e scoprirà il valore dell’amicizia.

| I NUOVI PUFFI?

Mentre leggevo il romanzo, mi sono tornati alla mente i famosissimi Puffi. Ho trovato infatti molte similitudini tra il popolo dei Pitik e quello dei simpatici esserini blu: entrambi vivono in grandi comunità lontano dagli esseri umani (con la possibilità di interagire con essi), sono di bassa statura e, cosa molto simpatica, anche loro storpiano le parole (“La proposta fu accolta all’upitikmità”).

Ritengo che i Pitik abbiano un grande potenziale, perciò auguro a Susanne Schmidt lo stesso successo di Peyo.

Faccio i complimenti alla casa editrice Emons Edizioni per aver creduto in questa storia e per averla portata in Italia.

“Il problema dei pensieri è che non sai mai che direzione prenderanno.”

|VALLEROSPO.

Nel primo volume facciamo la conoscenza di alcuni abitanti di Vallerospo, come Letizia, la sorellina impicciona di Alvin, e il Sentinalto Supremo, il capo dei guardiani che si fa corrompere con delle radici di felce e gelatina di grano saraceno.

Il protagonista della saga è però Alvin, il figlio del capo del villaggio con pochissima voglia di studiare ma cosciente di avere una grande responsabilità per via del suo rango: non è mai successo che qualcuno della sua famiglia non fosse ammesso alle lezioni di magia; perciò, il ragazzo vive con la paura di poter deludere suo padre. Inoltre, Alvin non vuole che i compagni lo considerino un principe viziato e cerca in tutti i modi di dimostrare il suo valore.

Ed è proprio grazie alla misteriosa pietra luminosa che Alvin inizierà a maturare e a rendersi conto che per raggiungere un obiettivo bisogna perseverare e, soprattutto, studiare.

Una bella lezione che, sotto forma di una storia divertente e avventurosa, non mancherà di motivare quei giovani lettori che, al posto di impegnarsi preferiscono bighellonare.

Illustrazione di Alice Coppini

| QR CODE.

Nascosti tra le pagine del libro ci sono dei quadratini magici chiamati QR CODE. Sono una bella trovata poiché, scansionandoli tramite l’App Emons Audiolibri, il lettore potrà ascoltare storie extra sulla vita dei Pitik.

Inoltre, da qualche settimana sto usando Audible e ho scoperto che c’è anche l’audiolibro dei Pitik letto da Elena Ferrantini.

Guardate il video su YouTube!

Concludo ringraziando EmonsRaga per avermi fatto conoscere questo meraviglioso libro. Lo consiglio a tutti quelli che amano il fantasy per ragazzi e i cartoni come i Moomin e i Puffi.

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