Riflessioni di un autore crashato | Aprile 2022


“Il semplice fatto di poter soddisfare quel desiderio lo annullava e gli faceva perdere ogni fascino.”

Le avventure di Tom Sawyer – Mark Twain

Ciao a tutti.

È da gennaio ormai che non compaio su questi lidi e da dicembre 2021 che non pubblico più alcuna recensione di libri. Come mai, vi chiederete voi?

Credo sia giusto spiegare ai pochi che seguono ancora il mio blog le motivazioni che mi hanno spinto a rivedere il mio tempo libero e a compiere delle scelte drastiche.  

Con la scusa, vi aggiornerò anche su alcune belle novità che mi sono accadute in questo periodo e come sempre, se vi va, potete rispondermi tramite messaggio o Social.


Photo by Monoar Rahman on Pexels.com

Partiamo proprio dai Social.

È abbastanza scontato che le interazioni maggiori tra gli utenti avvengono tramite Instagram, Facebook e TikTok.

Sia da YouTube che da questo blog non ho mai ricevuto una grande risposta di pubblico e spesso mi sono chiesto che senso avesse fare delle recensioni complete e approfondite se poi tanto nessuno ti lascia riscontri. Basti dare un’occhiata ai Feed dei vari BookInstragrammers che, con poche righe e scatti Aesthetic, riescono a ottenere centinaia di visualizzazioni. Spesso i lettori non leggono nemmeno la recensione e si fanno solo condizionare dal modo in cui un prodotto viene presentato.

Diciamoci la verità: nel 2022 non ha più senso tenere (e mantenere) un blog per parlare unicamente di libri. Certo, nessuno ti vieta di farlo, anzi, congratulazioni a chi ci mette impegno pur sapendo che è “roba vecchia”, ma se uno ha già poco tempo libero e non lo fa come lavoro, diciamo che è la prima cosa che taglia.


Photo by Min An on Pexels.com

La seconda motivazione è più di carattere pratico.

Dallo scorso dicembre ho smesso di collaborare con le case editrici, per cui ho anche cambiato modo di fare le recensioni.

Ho capito che non è una cosa che fa per me, perché ci vuole tanto impegno e dedizione e soprattutto non sono pienamente libero di esprimere i miei pensieri.

Non fraintendetemi: tutti i libri letti in collaborazione li ho amati e ho sempre detto tutto quello che penso, però non ci stavo più con la testa a leggere a comando, mi sentivo soffocare e a un certo punto ho detto basta. Non sono uno che legge dieci libri al mese (per esempio, in questo periodo ne ho letto solo uno) e non mi va nemmeno di arrivare a leggere per dovere.


Negli ultimi mesi ho scoperto un amore per gli audiolibri (ho avuto una promo su Audible e ne ho approfittato) e quindi al massimo lascio una piccola recensione su Goodreads.

Non dico che non tornerò a fare il bookblogger (mai dire mai nella vita), ma per adesso preferisco concentrarmi su altre cose.

“E quindi che lo tieni a fare il blog?”

Ci ho pensato parecchio e a un certo punto lo stavo anche per chiudere.

Però a me piace l’idea di avere un posto dove ritornare quando ho voglia, anche di tanto in tanto. Posso lasciarlo come diario personale, o per avvisarvi degli eventi che mi riguardano. Non penso che sia una cosa inutile. Le cose cambiano, si evolvono, ed è giusto così.

Per esempio, lo sapete che è uscito il mio nuovo libro dal titolo “Pochemuchka”?

No? Bene, ora lo sapete.

Parla di una bambina di nome Vasilisa a cui piace passeggiare per le strade di Tsovkra-1 in compagnia della sua gallina Uschanka, solcando il terreno con un ramo di betulla. Quando la strega Baba Yaga le chiederà di aiutarla a recuperare la Notte, rubata dai demoni dell’acqua Bagiennik, la bambina non si tirerà indietro e, a bordo di un grande mortaio, vivrà tante avventure nel meraviglioso mondo di Nav!

Io mi sono divertito molto a scrivere la storia e non vedo l’ora di ricevere le prime recensioni.

Credo (e spero) di poter prendere parte a qualche evento tipo Il Salone del Libro di Torino, così potrò parlarvene dal vivo.


Inoltre, sapete che ho anche un Podcast tutto mio in cui parlo a vanvera di tante cose?

Non sapete nemmeno questo? Rimediamo subito.

Mi piace sperimentare nuove vie di comunicazione. Alcune volte mi riescono bene, altre volte no. Ma l’importante per me è provare.

Concludo chiedendovi se vi piacerebbe che questo diventasse per noi un appuntamento mensile, in cui ci incontriamo per parlare un po’ e dove vi aggiorno sulle ultime novità.

Una specie di luogo esclusivo, insomma. Vi piace come idea?

A Presto,

Lorenzo Iero

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